Siti ambientali e naturalistici

Lago Bondo - Tremosine sul Garda



l nome deriva dal celtico "bunda", conca. La valle di Bondo venne scavata dal fiume omonimo, che formava un unico corso col Brasa. Circa 100.000 anni fa, durante l`ultima fase fredda della glaciazione Alpina, la fossa oggi occupata dal Lago di Garda, venne invasa da un ghiacciaio che penetrava anche nelle valli laterali, come la valle di Bondo-Brasa. A partire da 15,000 anni fa, il clima si fece più mite e i ghiacciai iniziarono a ritirarsi, lasciando dietro di sé il materiale trasportato, cioè le morene. Una di queste, La Pertica, sbarrò, come una diga naturale, la valle di Bondo e il fiume, che scendeva dai contrafforti del Corno della Marogna e del monte Nota, formò un lago. Col tempo, il lago si riempì di detriti e divenne una pianura. L`acqua del fiume, oggi, si perde tra le sabbie e riaffiora a valle nelle sorgenti delle Fucine e di Val Brasa. Nel sottosuolo, tuttavia, alcuni strati argillosi impermeabili, in occasione di grandi piogge, trattengono l`acqua stessa e quindi si riforma il lago di Bondo. Un tempo, quando la vegetazione della valle era scarsa e l`acqua scendeva abbondante dai fianchi, questo fenomeno accedeva frequentemente, oggi molto più raramente. La valle è percorsa dalla strada Vesio-Passo Nota-Tremalzo. Attualmente la piana è, in parte coltivata, in parte occupata da un`azienda agricola e da una cava di ghiaia. Accanto all`azienda è situato un capitello dedicato alla Crocifissione. Nella valle c`è una casa chiamata ""Ca dei dogi"" a ricordo dei soggiorni dei familiari del Capitano della Repubblica di Venezia, che risiedeva a Salò ed era la massima autorità politica e militare del Garda ai tempi del dominio veneto. Dal 1980 è riserva naturale.


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